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Il Tredicesimo (Cortometraggi)

"Fate questo in memoria di me".
Ed io non ho dimenticato.
 
Quella sera non fu così sobria
come si dice.
Nell'ebbrezza
trovammo gradevole l'inquietudine.
 
Un musico suonava il salterio
il vento ne distillava il suono
ed un'ebrea
danzava con fronde di ulivo
e palme.
 
Mi invitò Giuda con una scusa
ma mi pento
d'esserci andato.
Come gli altri mi levai sandali
prima di entrare
e cenai.
 
Posso dire che
per quanto efebico il suo viso
colui che sedeva alla destra
era San Giovanni.
 
Quale strenna avrebbe offerto
a Salomé
in un bacile d'argento.
 
Chi poteva dirglielo?
 
Su un fianco appoggiato
ignorava
beveva
gli girava la testa.
 
Maria Maddalena se ne stava laggiù
per pudore
o timidezza
con una tunica di lana blu
fino alle caviglie.
 
Non beveva mai
la mano sul grembo
e la grazia penitente che si consumava
come cera di candele.
Una bellezza tutta pagana
arrossiva le guance. Sentivo l'inferno nelle vene.
 
Coi capelli gli asciugò i piedi
prima di spalmarli con olio di nardo
e poi restò da sola,
quando tutti abbassammo la testa:
 
lui spezzò il pane
le briciole finirono per terra.
 
E vibrava tra le sue mani bianche
il sangue sulle nostre fronti
in un calice di rame:
 
"Prendete e bevetene tutti
questo è il calice del mio sangue
per la nuova ed eterna alleanza
versato per voi e per tutti
in remissione dei peccati".
 
Fate questo in memoria di lui, già.
Ed io non ho dimenticato.
Chissà se la fede è un delirio di vino.
 
 

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