Il Cilindro dell'ebreo (da Cortometraggi) | Poesia | Untel | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Commenti

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Nuovi Autori

  • laprincipessascalza
  • Peppo
  • davide marchese
  • Pio Veforte
  • Gloria Fiorani

Il Cilindro dell'ebreo (da Cortometraggi)

1004j65b.jpg
La tesa premeva contro il vetro
si piegava ma
lui non doveva togliersi il cappello: una mancanza
nei confronti di Dio.
 
La tesa si rigirava
appiattita sugli interni del locale,
dal vetro si poteva immaginare
una distesa di silenzio lacerarsi al centro come
un tessuto stretto ai fianchi.
 
Si sfoderava verso l’esterno e
cresceva intenso , un brusio fino a diventare rumore:
il baccano di un vecchio speakeasy,
i tacchi delle flapper girl
il profumo dei distillati al chiaro di luna.
 
Ma poi il sole sgattaiolava tra i grattaceli
e si specchiava distinto
come un gendarme.
Lestofanti sparivano gli interni, la musica,
si dileguavano i tacchi.
Si compattava il silenzio
il tessuto si faceva morbido.
 
Il vetro era ghiaccio da prendersi tutta Chicago
i grattacieli e un poco il lago Michigan.
 
A lui, che non si preoccupava affatto della tesa
con il naso e le mani contro il vetro,
si avvicinò un tipo molto casual, con il borsalino in testa
e gli chiese il perché.
 
Lui rispose: “La vede la stella a sei punte?”
Ma non la vedeva.
“La stella di David, disse,e indicò sul vetro”
 
Si levò il cappello premendo sul pizzicottato e appoggiò la fronte:
non la vedeva.
Riuscì solo a scrutare la linea dei liquori
sopra il bancone,
la distesa di sedie rovesciate sui tavoli
con le gambe che si intrecciavano ai grattacieli.
E il silenzio.
 
L’ebreo, che raddrizzò la tesa senza togliersi il cilindro,
una mancanza di umiltà verso Dio,
se ne andò.
“E’ perché si vuole sempre guardare oltre”, disse.
 
L’altro restò col borsalino in mano,
sconsolato e questa volta guardò sul vetro.
La stella di David non poi era così trasparente.
“Ma allora lei, fariseo,
perché guardava dentro, così vicino al vetro da rovinare la tesa del suo cilindro?!”
 
E l’ebreo: “Io la stavo solo baciando”.
 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 0 utenti e 4705 visitatori collegati.