Scritto da © Untel - Dom, 14/10/2012 - 08:22
I
Mentre amo le nuvole, e ce ne sono tante oggi, me la prendo con K.
K, con evidenti problemi di meccanica, si è sollevato dalla tastiera, abbandonando la sua funzione di lettera, ed è sceso dal portatile.
Le testimonianze dei compagni J ed L parlano di un senso di frustrazione dettato dalla mancanza di un’impronta sostanziale che abbia consumato la sua superficie.
Per una sensibilità tutta particolare crede che le mie dita preferiscono tastare altrove.
Insomma, K crede di non essere indispensabile. E’ chiaro che in tutto questa faccenda mi senta coinvolto.
II
Ad un certo punto il piccolo lume di metallo , il più reazionario dei soprammobili, ha smesso di illuminare la tastiera del pc. L'insubordinazione non è piaciuta, manco a dirlo, al tasto K, che si è rivoltato. Al momento la situazione è stabile, da un lato il lume col suo accento gozzaniano che parla dei suoi sacrifici come ad una classe operaia, e dall’altro K che risponde come un rivoltoso di sinistra.
III
Ad esser franchi, non si rende affabile il lume che stamane fissa l’editoriale di Giannini a pagina ventinove di Repubblica: un modo antipatico di elaborare il suo lutto costituzionale. D’altra parte, insolente è la sua maniera di cagare le prospettive di un tasto che cerca solo di riformare la tastiera evitando il federalismo. Non l’avevo capito da subito. Bisogna essere benevoli con K, mentre c’è chi parla, come il % e il tasto &, di secessione. La mia posizione a questo punto è imbarazzante. Mi allineo con le pantofole.
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