"per uno spicchio di luna"

le tue parole sono armi taglienti
lame troppo affilate pronte a scalfirmi per sempre
fin troppo agghindate da poche di buono
un po' scosciate
col rossetto troppo perfetto
calze a rete
tacchi dodici
troppo dannate anche all'inferno
si aprono svelandosi lentamente
troppe anche per me
che del tuo inferno feci il paradiso
per il mio volerle in ogni momento
insaziabile dei loro baci al risveglio

 incurabile delle loro carezze la notte
nutrita come l'usignolo
che pende dalle tue labbra al mattino
sembravano docili le tue parole si
come latte di mandorla
fresche di prima mungitura
candide come tutto il bianco di questi giorni
e vergini solo per questo maledettissimo volere
eppure sono fiamme da incendiarmi
ogni vicolo stretto dei nervi tesi
pronti a cercare di distruggerle
che di loro non rimanga che polvere
... ascolto ...
miagolano 
le sento ...
ancora come gatte maledette
fanno fusa  ammiccando come sempre
e giacciono a gambe spalancate
pronte a darsi
per un fottutissimo spicchio di luna