Un sogno... forse...

Era una notte come tante... ma una strana malinconia regnava nella sua anima, non bastava la luna a donarle la serenità, Luna compagna fedele delle sue notti, custode silente di sogni e speranze, anche lei sembrava più pallida e lontana... forse era solo la malinconia che la faceva apparire così o semplicemente lo era...

Aprì la finestra, lasciò che la carezza di un soffio di vento del nord le attraversasse l'anima mentre i pensieri correvano all'impazzata dentro lei, non riusciva a dare un filo logico alle sensazioni che si rincorrevano, difficile dire quanto tempo sia passato mentre lei affacciata alla finestra rivedeva fotogrammi della sua Vita apparentemente dimenticati in un cassetto dell'Anima.

Si dice che la malinconia sia un po' come la neve, scende silenziosa, avvolge e senza far rumore ricopre ed imbianca il nostro sentire, la sensazione era la stessa ma i suoi pensieri erano colorati come tanti palloncini liberati in cielo dalla mano di un bambino... rivide suo padre... quei frammenti di attimi condivisi con gioia, quei momenti che consapevolmente non sarebbero tornati ma che ora erano uno scrigno prezioso di ricordi... vide una sagoma nella notte, non le procurò ansia, non riusciva a provare paura, anzi man mano che la figura si avvicinava, riusciva a percepire la sensazione di averlo accanto... forse era solo un sogno o forse era semplicemente il materializzarsi di un desiderio e si stupì nel pensare che forse era suo padre che tornava per dirle che non l'aveva mai dimenticata, che ogni giorno le era accanto in ogni sorriso che incontrava sul suo cammino, poi l'ombra svanì e lei pensò: Potrebbe essere Lui... si, anche se ha: "Ha un viso tondo e rubizzo un cappotto liso sui gomiti, un mazzo di palloncini colorati in mano. E' l'ultimo uomo di questa storia."