Scritto da © Franco Pucci - Mer, 13/04/2011 - 17:31
Era caldo quella sera d’Agosto alla stazione
il wagon-lit ci attendeva sudando sul binario
tu eri bella nel tuo vestitino leggero sul seno
io sfoggiavo il sorriso delle grandi occasioni.
Noi amanti con la storia già letta alle spalle
dimentichi della vita verso il sogno parigino
facemmo l’amore cullati dal ritmo metallico
nella notte afosa come fosse la prima volta.
Parigi ci abbracciò nel suo materno ventre
un valzer musette ci guidò sino alla Senna,
sul parapetto del Pont Neuf noi danzammo
specchiandoci tra le stelle fu ancora amore.
Un, deux, trois…
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