Scritto da © Bruno Amore - Lun, 11/07/2011 - 15:39
Quanto ancora subire lo scenario
dove annega il sano e quieto nel precario
quanta corda vorrà, quanto sapone
per legarci di questa questa galera al suo pancone.
E suona il flauto quel “posteggiatore”
strappando sorrisi da bravo adulatore
per rubarci le paure dalla mente
ch'è lui il rimedio, per tutta la sua gente.
Non pensare, non scegliere, non fare
dagli fiducia, lascialo governare.
Se ringhi, rizzi il pelo e ti fai sentire
schiva, si volta, tra i peggio vai a finire.
Se nel frattempo allora, soffri tanto
non farlo notare, stringi i denti
che a lui a lor signori, urta vedere
il suddito nel pianto.
Quanto ancora subire lo scenario
dove annega il sano e quieto nel precario
quanta corda vorrà, quanto sapone
per legarci di questa questa galera al suo pancone.
E suona il flauto quel “posteggiatore”
strappando sorrisi da bravo adulatore
per rubarci le paure dalla mente
ch'è lui il rimedio, per tutta la sua gente.
Non pensare, non scegliere, non fare
dagli fiducia, lascialo governare.
Se ringhi, rizzi il pelo e ti fai sentire
schiva, si volta, tra i peggio vai a finire.
Se nel frattempo allora, soffri tanto
non farlo notare, stringi i denti
che a lui a lor signori, urta vedere
il suddito nel pianto.
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