Scritto da © Gino Soloperte - Gio, 10/05/2012 - 17:37
Ncantato e scantatu mi stricu e mura mura e vaiu pinsusu pà mò stratuzza stritta stritta.
Da piccolo mi dicevano "metti sassi in saccoccia e vai dritto per la tua strada"
Ora che mi si son bucate le tasche e persa la saccoccia
mi siedo e guardo le righe scorrere come foglie in cerca di fili.
Ma qual filo può trattenere quelle parole gridate in corsivo e in qual rete sono rimaste impigliate le mie?
Ora in queste acque quiete, ne vedo alcune galleggiare
assieme ad altre marciscono
senza ricordi e senza amore
appesantite da quelle lacrime che mi hanno strappato.
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