Scritto da © Anser - Sab, 23/01/2010 - 14:38
Tra i tuoi sorrisi
intravedo un insondabile nulla
che si attarda
al ciglio della notte.
Come un delirio
che coglie nella notte
ignari cacciatori di sogni.
Come il fiume
che divide la valle
in rive aliene
opposte e capovolte,
un orgasmo che scivola
lentamente
in un pigro sonno.
Le pietre sono incise
da mani incerte in segni,
per spiegare il nero
della notte e del mare,
per ascoltare il silenzio,
il grido di notti antiche,
le scorie del tempo.
Ma i tuoi sorrisi
sono parentesi di stupore
appese a costellazioni
dimenticate,
sono rebus irrisolti
incroci di pensieri
senza soluzioni.
E la musica sale
in spirali lenti e tenui
a cogliere il senso smarrito
e la bussola ferita
di questa giostra,
calda e feroce,
di quest'oggi
incatramato.
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