Tra bruco e farfalla | Poesia | Piero Lo Iacono | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Tra bruco e farfalla

 “Come dal germe ai suoi perfetti giorni” (G.Gozzano)
 
Ogni fior di farfalla
che ora entusiasta ammiri intenerirti,
vanitosa aria di ali-petali-e-veli-lievi,
fu prima il vile verme, l’abietta crosta,
che con disgusto fieri schivammo.
 
Tutto il bosco pende
-lo senti?- di crisalidi in cova,
ninnoli di nidi stalattiti,
rovesciate clessidre,
sotto i becchi dei pennuti
e le lingue dei ramarri,
senza guardia né difesa,
in muta attesa dell’ora
in cui il miracolo in corso
romperà il sacco
e liberando l’ostaggio
esibirà il passaggio
delle forme completato.
 
Per quale istinto t’impicchi, informe insetto,
finché non resusciti nell’altro aspetto,
forse più adatto, forse più perfetto?
Quale brama di mutamento
avvampa il cuore d’un baco?
Metamorfosi del divenire!
Metempsicosi dell’essere!
Muoia il bruco!
Muti foggia, pasta e natura!
Si rinneghi e trapassi!
Scissa identità dell’Incerto Trasfigurante.
O Natura, creativa creatura,
ininterrotta cera e creta,
inimitabile esteta!
 
 
T’ho piantonato fino alla fine, mostro incubato,
finché fiore sei sbocciato volandotene via.
Dov’è andato il drago bicornuto
che il coperchio fenice ha sfondato?
Dov’è finita la mummia
che quel sarcofago egizio ha rotto?
Natura che occulti e dirotti,
disvelami l’enigma,
il cimitero dei bruchi morti.
L’officio del tuo opificio.
Cosa veramente è successo in quel letto?
Che lotta o che carnevale?
Che suicidio o che banchetto?
 
“Muori e diventa!” (W.Goethe)            
 
 12-7-1992

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