Scritto da © Tito - Dom, 18/06/2017 - 11:36
Prolessi ed analessi
Di cosa si tratta? Di realismo magico? Di due figure retoriche di narrazione rispondo: quelle di cui, in campo letterario si dice che Marquez, lo scrittore citato dal nostro Renero in un suo recente post, sia stato precursore.
Naturalmente, non è vero che Marquez ne sia stato il precursore. Tant'è che i due termini erano già noti agli antichi greci. πρόληψις prólēpsis «anticipazione», derivato di προλαμβάνω (prolambánō) «anticipare, prendere prima», mentre analessi è retrospezione: ἀνάληψις, análēpsis, 'ripresa', indica il racconto di un fatto accaduto in precedenza.
Così va spiegato quanto sia Marquez con le sue opere, che il nostro amico Renero con quel post ha fatto: sia ripreso che anticipato, o anticipato in attesa di riprendere.
Vecchi trucchi da ribaldi, a dircela benevolmente, tra noi "ribaldi"*.
Sorrido e saluto o risaluto Renero, che ieri m'ha chiamato in chat per chiedere se si poteva scrivere qualcosa insieme, anticipandomi tra l'altro un'altra cosetta sul numero delle persone con cui siamo in contatto (penso volesse intendere stretto e da rimanere discretamente riservato)
* scherzo da regime 41bis (in questo regime penitenziario italiano c'è rinchiuso Totò Riina, c'è Winston, ci sono anch' io) Renero, da avvertito lo sa che siamo abituati al silenzio.
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