Scritto da © Franco Pucci - Sab, 26/11/2011 - 17:34
[a testa ingiù]
Il paese senza tetti si specchiava a testa ingiù nella luna
un mazzo di rose avide d’amore inseguiva una farfalla indifferente
e il merlo sul divano fischiettava allegro irridendo il gatto in gabbia.
Il luccicore del tuo sorriso asciugava le lacrime stese al sole,
mentre la piccola gonna rossa di vergogna copriva miriadi di efelidi,
un ricamo di pizzo nero arabescava il candore della tua pelle.
Il sentiero che attraversava il laghetto aveva riflessi sottobosco
lampi d’argento sul verde tenero erano la danza di pinne e squame
e tu accarezzavi la chioma di una piccola stella che nuotava felice.
[tra le nuvole]
Un gabbiano vestito da gallo strazia il nuovo giorno al morire del sole
a testa ingiù raccolgo i fogli sparsi sul pavimento, torno a vedere il cielo
ha confuso il mio racconto questa laida notte mascherata da giorno.
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