Scritto da © Weasy - Ven, 22/06/2012 - 06:02
Moltitudini ad osservare inermi
sul confine dell'immane indifferenza
angoli tristi a nascondere pensieri,
di abbandono han pieni gli occhi
con terra arida han reciso i motti
La primavera sta raccontando il gelo
di fiori di piombo appesi alla cintura
Organizzati e Uniti s'impegnano appena
a svuotare le orecchie dal lamento
s'accucciano poi ad osservare il canto
di bocche d'acciaio che soffocano l'urlo
S'interrogano due lacrime
sul ciglio dell'indolenza:
<<Occorrerà più sangue per udire il tanfo
per aprire tombe, per sfogare il pianto?>>
Forse non sarà abbastanza,
soffia su terre nude questo vento
senza quel dio nero, saremo sangue
da capo a capo, senza importanza
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