Scritto da © Roberto Rinaldi - Gio, 26/11/2009 - 15:46
Lassù dove ora giace a terra sorgeva la vita,
un boato nero e malvagio con la mano violenta,
strappa nel cuore di esistenze segnate,
fatiche millenarie falciate,
visi stanchi in cui si erge
l'orgoglio di ricominciare.
Terra di duri destini
s'apprestano a cercare un nuovo futuro,
in silenzio rinascono.
Svetano le montagne incolumi
incredula la pietà accarezza tutti
tratta da "Una poesia per l'Abruzzo"
per lasciare un segno del nostro dolore a chi ha perso tutto
Scuola Poetica di Struttura Nuova Sezione Sicilia e A.A.V.V.
a cura di Rocco Fodale e Veronica Giuseppina Billone
www. narrativaepoesia.com
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