Scritto da © poetella - Sab, 23/10/2010 - 16:11
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Pensavo a te,
fuori è così nuvolo, si sta bene dietro i vetri,
a te che hai nutrito
i miei occhi
della la tua incredibile, irreale bellezza
un abbaglio!(dove mai, in questo mondo senza colore…)
incredibile per chi è addormentato, e senza sogni,
a te, pensavo. Sì, che hai saziato le mie labbra
di nuvole. Di petali leggeri.
Sapori proibiti. Potenti,
perversi come droghe orientali.
A te che la pelle, ah la pelle! m’hai vaporato di carezze
d’angelo ribelle, caduto.
Di ipnotico principe dei demoni.
(quella tua foto! Guardarla e tremare)
A te, sai, a te, al ricordo
farò un altare,
quando ti lascerò tornare fra gli dei,
fratelli. Caro ragazzo mio, e te n’andrai.
Libero, come il sole.
…
…
…
(by poetella)
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