Scritto da © taglioavvenuto - Lun, 06/06/2016 - 23:47
- “Dimostra la tua amicizia”
messaggia il mio compare artista su WhatsApp
- “non possiamo vederci?” messaggio io
“si fa prima. Siamo a duecento metri, ci prendiamo un caffè, o, se
ne stai già prendendo troppi, una birra alla spina, un bicchiere
d'acqua; qualunque cosa tu voglia.”
“È che” continua lui, “Antonella, la ragazza che ti ho presentato
venerdì, la mia allieva, dopo un anno di passione fortissima, dimostra delle
difficoltà. Ha delle resistenze. 'Sta visione della figura che abbiamo noi artisti figurativi...”
- “Quella? Quali difficoltà? Ha un didietro fantastico, bellissimo, la faccia così così, ma il corpo... Tu mi dici che, come apprendista scultrice, è eccezionale...fa grandi progressi.”
-” Un culo da santa. Ecco, per l'appunto. Ti ho anche detto...dio, mi sento male.”
- “Ce la fai ad arrivare in piazza?”
- “Ci provo. Arrivo in bicicletta.”
- “Se vuoi continua a messaggiarmi, ché non mi fido...”
L'ho visto arrivare, bianco come uno straccio, al solito caffè; sedersi.
Avevo, in previsione, già ordinato una bottiglia d'acqua e due bicchieri.
G. :
- “Falle tu da modello, per una volta; cosa ti costa? Non sei poi tanto male,
anche ad una certa età. Da quando lavori in campagna, poi.”
Io :
- “Cioé?”
G.
- “Non fare lo gnorri. Sai tutto. È da un anno che le faccio quel giochetto. Ha terminato l'apprendistato presentandomi il suo lavoro finale, e pretende di provarlo sul modello. Cioé, eravamo da soli in bottega...come sai.”
Io :
- “Ah no, bello! Te lo dicevo io. Scherza con le figurine, ma lascia stare i santi.”
Invece di dimostrargliela, è andata quasi a puttana un'amicizia.
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