Scritto da © taglioavvenuto - Sab, 10/11/2018 - 01:41
Dalla Galassia di Orion:
Ampress. Disse lu talien in perfetto taliano, scandendo le parole. Entrando dal primo degli oblò a finestra ovale color zafferano ristretto.
Eh, ampress. Gli rispose l'astronomo maori Tavares. Qua rischi, collega. Rischia anche l'avventuretta che ti sei portato dietro dal mercato rionale di Istambul sopra. Che non hai voluto lasciarci nemmeno per un attimo.
La “lasagna” aggiunse questa voltandosi. Questo nome lo ricordo. Mi è rimasto talmemte impresso, caro C. Rovelli.
-Schifoso. Giunse da un asteroide di Orion che stava in quel momento transitando.
- Come schifoso? Sei un sasso tu. Tu tu
Un sasso coi buchi neri però. Sibilò via quello. Pure se puzziamo... come non so cosa
Zolfo? Molibdeno?
Pensa se eri capitato su Andromeda?
Ci sono luoghi al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza sussurrò l'astereoide sparendo sul filo di lana sinusoide. Ricordatevi di Nabokov o come si chiamava. Le farfalle...dello scrittore come cazzo... Lo scemo col retino.
- Ci faremo un film targato Nasa. Aggiunsero tre dita di passaggio.
A me sembrano tutti stupidi. Disse il persianogreco.
Ed entrarono tutti e cinque, stringendosi un poco negli oblò.
- Azzo, se penso ancora a Copernico... Dove siamo finiti? Sculettò con grazia l'astronauta femmina, avventuretta, addentando un craker al sesamo.
- Ma quo sono tutti sassi.
Beh....
- Qui! Quo Qua Mandate un'onda radio Please
Subito, o Ampress. Quando volete voi
Giunse da non so dove in mezzo ai gas
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