Scritto da © Ezio Falcomer - Sab, 10/10/2009 - 10:00
Stille di luce in mia radura
solco forme forti o evanescenti
occhi che amano bramano attraversano
misteri glauchi e notti indecifrabili
dipingo e significo con tocchi
acuti e tiepidi
clorofille di lacrime ridenti
tattili idee
spatole a succhi di miracoli
mangio l’istante
che vuole sparire e mutarsi
sottrarsi a scena e a crocchi curiosi.
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