Scritto da © stellasenzacielo - Mar, 22/10/2013 - 18:23
La gratina umida
della tua lingua
il silenzio
e il crivellare statuario
della tua coscienza
tra i tetti del mondo
e i comignoli della gente
lo scolo dei tuoi occhi
vorrei guardarti dentro
sento la lamina della tua solitudine
vedo i cocci delle notti passate all'erta
a vagare con la mente
in un cortile senza uscita
ad accompagnare un cane esagitato a casa
a stenderti su quel cuscino
e non sentirne più il profumo
ma resta qualcosa
resta come l'avanzo sul fondo del bicchiere
che mai che ce ne si ricordasse
della tua lingua
il silenzio
e il crivellare statuario
della tua coscienza
tra i tetti del mondo
e i comignoli della gente
lo scolo dei tuoi occhi
vorrei guardarti dentro
sento la lamina della tua solitudine
vedo i cocci delle notti passate all'erta
a vagare con la mente
in un cortile senza uscita
ad accompagnare un cane esagitato a casa
a stenderti su quel cuscino
e non sentirne più il profumo
ma resta qualcosa
resta come l'avanzo sul fondo del bicchiere
che mai che ce ne si ricordasse
Rovereto, 22 ottobre 2013
Caterina Manfrini
Caterina Manfrini
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