Scritto da © Stefania Stravato - Mer, 19/06/2013 - 22:01
un clamoroso rosso d'ombra
sostiene la schiena
nel punto sommesso del tempo che torna
a ricordarci di quando
fummo furia di ginestre e verdemare in una terra di corsari
poi venne dio ad accecarci con lune troppo bianche
e ci tirammo addosso il mistero di un dolore assorto
eppure rivoluzionari si nasce ad ogni stagione
anche se poi non si muore mai da eroi
e il tempo inatteso che non sapevo di avere
lo sento nel cuore come se il prima e il dopo non esistessero più
ma intanto il grano brucia all'insaputa di stelle
e io cerco ancora la tua tomba
negli abissi di farfalle notturne.
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