Scritto da © Stefania Stravato - Gio, 28/11/2013 - 17:06
nulla / sarà più come prima del tuo sguardo
sulla fronte
di coltello / tu
la lucentezza
io / la ferita
perché poi sarebbe inutile
fare / disfare i tradimenti / le corde di rose alle caviglie
non avrò scampo / da questo duro amore
che versa il tuo nome in bocca / da ingoiare in silenzio
ancora ostinata a sanguinare
altre morti / e promesse
io / che sempre mi ammalo di mani fuggiasche
tra i seni / e non so smettere questa sorte di bandita
tra le dune
e la neve
malgrado mille soli / spenti sulla schiena
un'altra volta / in un'altra vita
resto a sfidarti
di irrinunciabile amore
tu guardami da qui
affronto nuda il mare aperto / e la notte.
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