Scritto da © Stefania Stravato - Dom, 05/05/2013 - 21:04
sostanza di pietra e sangue
il fiume di notte
silenzioso e duro
dal mare
agli aspri paesi delle donne guerriere
distanti i nomi
il varco più nudo
è sul confine delle dita
ravvolte al frutto della pelle
una pioggia assorta a oriente
cade
piegata sulla fronte
lungamente è istante
guerra oscura e già perduta
la parola che si cercava invano
a labbra strette
nell'alba desolata
puro e fragile
abbandono da cui nasce
un altro vento
come di morte a venire
che si sapeva.
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