Scritto da © Stefania Stravato - Lun, 29/10/2012 - 17:21
tranne che per scrivere di te
resterò fuori dal petto
non potrei resistere
faccia a terra nel buio, le dita spezzate
rimettermi in gola
l'inatteso verso del respiro
perchè è quando calpesto un plenilunio
che mi accorgo del sangue a filo d'acqua. i giorni che non saranno
di quanto infinito silenzio muove dal mare alla volta
della mia notte
e la riconosco, nuda
che arde tempesta di sabbia nella voce
innocente incontro del destino
si piega a terra nella colpa
di qualche verso sciolto
ed è lutto la pioggia, che già mi veste.
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