Scritto da © Stefania Stravato - Mar, 25/09/2012 - 18:37
fossili d'azzurro
franano nel crepuscolo
i baci
(sottintesi, a memoria)
ma torno a te
(dall'interno dell'onda)
e sulle corde di salsedine
andiamo da scoglio a scoglio
misurando i passi nei tagli dei cristalli
(di nascosto al sole, che noi siamo radici aeree nutrite dalla notte)
a morderci il rosso in bocca
e le correnti
risalgono l'approdo dei fianchi
(nei contorni dell'abbraccio inesistente)
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