Scritto da © Stefania Stravato - Mar, 04/06/2013 - 11:13
alto
sul corpo
il dolore
confine
mi accompagna un istante
da qui a lì
alla mezzanotte che accade
annodata
alla mano
e smuove la purezza di lune rosse
dunque non venite a cantarmi
in questa terra remota
saremmo ancora coltelli e cuori sparsi tra le dita
o fragili ore serrate in una nera poesia
lei già l'ho vista morire troppe volte
dimentica
che troppe volte d'amore non si può morire
e in ogni nuova tomba si stringeva al petto il figlio
insanguinato di ginestre e vento.
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