La solitudine delle panchine. | Poesia | Anonimo | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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La solitudine delle panchine.

Traguardi posti senza alcuna partenza
con l’andare nei cordoli fatte riposo
per i solfeggi delle ossa quasi a dondolo
quando le gambe prendono una certa piega di sonno.
 
S’incamminano a fila dagli occhi,
ma paiono soldati di riserva ai sacchi di terra
o al culo del fucile che fummo:
sono trincee; sono ferme per riparo.
 
Stanno appropriate ai corpi come sarcofaghi:
dal legno al marmo un passo breve.
 
Chiunque può vedere
come andrebbero agli sposalizi
se libere di amare
quando si amano i figli.

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