Scritto da © Lillo - Sab, 30/10/2010 - 06:45
Si posano colori nuovi
sul segno della tua palpebra
mentre bevendo,
dall’orlo del bicchiere,
eri già sulle mie labbra
Ed io ti dissetavo
-ladro di sguardi-
come fossi un vezzo
dal tintinnio ammaliante
E il resto di noi non era tempo,
non era spazio…
null’altro che ombra scolorita
fuori dal cerchio,
panneggi di lumi fra le ciglia
socchiuse
-Odorano amore
gli scalini della tua soglia-
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