Scritto da © sofocle - Ven, 07/09/2012 - 22:03
il pittore diceva: «la calce è eterna»; e intonacava
il soggetto un versante
il versante una parete di case, sulle quali
arrancava
con il pennello
il versante una parete di case, sulle quali
arrancava
con il pennello
nel cortile una giara, molto capiente
donde ancora:
«ho le cose che mi servono: una dimora e il mobile e la signora
e l'arte
donde ancora:
«ho le cose che mi servono: una dimora e il mobile e la signora
e l'arte
poi la giara, che l'ho ricavata a mano libera, è il mio nascondiglio»
Peter Eötvös: Cosmos (1961/1999)
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