Scritto da © Sisascence - Mer, 24/02/2016 - 22:49
Elenco giorno per giorno varie speranze
enunciandole sotto forma di improgorogabili promesse, che non mancherò di deludere
perfino quest'ennesima volta.
Mi rivolto nelle lenzuola pensando a una soluzione,
aspetto il mattino con ansia, sballottata da un punto all'altro di una notte buia e senza regole.
Le speranze diventano ancore
alle quali ci si aggrappa per non colare a picco nel mare,
e più il tempo passa più esse si ingrossano
e non hanno la stessa consistenza dei sogni, ma il loro è un metallo aguzzo e senza anima.
Ci abituamo a questo appoggio, al bagliore che ogni speranza riflette fuori e dentro di noi,
e ci avveleniamo sperando, sebbene sia l'unica strada davvero percorribile.
La verità è che
sono talmente dipendente dai miei stessi sogni che essi sono riusciti a inflitrarsi nella realtà
aleggiano leggeri nel mio presente ricordandomi
che il futuro potrebbe essere roseo,
bianco di purezza, e rosso del sangue di una speranza pulsante.
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