Scritto da © sid liscious - Gio, 27/02/2014 - 09:13
In realtà non so se il mio servizio soddisfa pienamente i miei datori di lavoro.
Ed in verità nemmeno quanto costui risulti efficace ai proprietari ove lo svolgo però... però, oltre a non essere mai stato licenziato che qualcosa se non erro dimostra, a me piace assai il modo in cui interpreto le mie mansioni e comunque... comunque qualcuno lo becco.
A volte devo sudarci ma lo becco.
Sono un fiuta e cogli taccheggiatori infatti.
Faccio finta di niente e giro per negozi e fra espositori, frigoriferi, banconi e scansie.
A volte vestito bene, a volte trasandato non fa differenza.
La sensazione in ogni caso è io... io sono nato giusto per quello.
Normale mi prendo un carrello o un cestino e mi confondo fra la gente.
In casi particolari invece, dall'ufficio, non mollo un soggetto neanche un attimo attraverso gli schermi dell'impianto di sicurezza.
Intendiamoci.
Generalmente non fermo, e quindi sottopongo al pubblico giudizio, la vecchietta con la singola scatoletta di tonno.
E nemmeno il giovane immigrato disoccupato, e moderato, che cerca di togliersi un minimo i crampi della fame.
No no.
Loro per quel che mi riguarda sono simpatici e pienamente autorizzati.
A me piacciono coloro che godono nell'imbrogliare la gente.
Quelli che non lo fanno per necessità obiettiva.
Coloro che bramano unicamente possedere, possedere, possedere ed ancora possedere.
Quelli che sul retro vendendo eroina a poveri cristi fanno soldi a palate e dopo sono " genovesi" al momento di sborsare.
Coloro ch'è tutto permesso ed alla faccia d'altri considerati assolute nullità meglio ancora.
A me piacciono i ladri bastardi insomma.
C'era una donna.
Vestita di tutto punto.
Marche trendy e lussuose.
Aspetto beauty farm ultimo grido.
Avevo il sospetto, nel camerino, non si fosse tolta un completino intimo niente male l'altra settimana e non ho battuto ciglio.
Poi una sciarpa assai costosa, e giusta della misura sua borsetta a tracolla, s'è smaterializzata sei giorni fa ed una collana d'oro risultò fantasma ieri l'altro e... ed il tutto in tre posti diversi e lei nei paraggi e... e cominciai ad irritarmi.
Non ne ha bisogno assolutamente pensai.
E nel caso ne avesse avuto l'ha già ampiamente soddisfatto conclusi.
Devo intervenire bensì... bensì è furba e molto allenata e non sempre ruba.
C'è il concreto rischio di smascherarmi ed ottenere pessima reputazione.
Serve... serve una mossa a sorpresa.
E dove meglio del reparto unisex una sorpresa?.
E quale miglior viatico, per lei, di fidarsi d'una situazione vedendo l'unico altro cliente presente che infila nella cintura, e sotto il maglione, una camicia confezionata piatta piatta?
Oh prese di tutto nonostante la guardavo.
E sorrisi complici intanto mi spediva.
Sorrisi, sorrisi, sorrisi.
E che sorrisi e... e che destro m'avrebbe mollato all'uscita allorché... allorché con la guardia giurata l'invitammo ad un meeting sul retro.
Era la moglie d'un industriale il quale, durante la relativa perquisizione domiciliare, fu scoperto nascondere in cantina, stipati come bestie, venti operai schiavi e sotto nutriti e pagati.
Buon sangue non mente.
Due carogne.
Missione compiuta.
E del retro d'un supermercato dicevamo.
C'era un pusher italiano.
Mandava i galoppini sottoposti a procurare gratis prodotti alcolici.
Ed ogni tanto purtroppo, sapete per via dell'efficienza perennemente da dimostrare, dovevo fare un'eccezione e pertanto beccare dei poveri cristi.
Fu uno di loro a dirmelo.
Il maiale obbligava a rubare in cambio di sconti sulle dosi ed una volta ubriaco pretendeva prestazioni sessuali infami e da uomini o donne indifferentemente.
Era mio.
Mi feci presentare.
Comperai, in diverse occasioni, delle dosi fingendomi drogato e lui, adesso che si fidava e m'aveva in pugno, m'ordinò di chiudere un occhio riguardo ai furti commissionati.
Ci siamo pensai.
Allo spaccio ed all'induzione a vari reati, tra cui il favoreggiamento alla prostituzione, si sono aggiunti anche corruzione e ricatto ed ho registrato intero il sonoro dei nostri incontri con il piccolo portatile ed ho fatto puntare una telecamera esterna sui gradini dove soleva sedersi per delinquere.
Ebbe diciotto anni e tutti felici.
Datori di lavoro, proprietari, io e carabinieri.
E lui un po' meno chiaramente.
Me le tolgo dunque le mie soddisfazioni avrete capito.
E, per dirla intera intera, me le tolgo perfino doppie.
Difatti non ci sono solamente i ladri al di qua d'una cassa.
Eh no.
Esistono pure quelli al di là.
Lo sa il mondo intero perdinci.
Alcuni negozianti non si fanno problemi a guadagnare ben oltre il ragionevole.
Ed io, che posso confrontare i prezzi e questione d'etica professionale, non intendo differenziare.
Ad ognuno le conseguenze delle sue scelte di coscienza.
E pelosa o meno ella sia.
Questo, aiutato da un'ottima posizione strategica e dal tipo di clientela a lui obbligata causa tempi stretti, rincarava all'inverosimile.
Un autentico rapinatore, arrivista e cinico sfruttatore.
Non poteva passarla liscia.
Gli organizzai una bella festa.
Approfittando del conoscere a priori i turni di lavoro dei miei colleghi ed usando alcuni dei ladruncoli simpatici conosciuti in precedenza feci... feci in modo di fargli sparire dal negozio, e non fu una cosa breve, merce per circa cinquantamila euro.
E la riposi ordinatamente nel mio garage.
Ed il tutto usando i guanti in modo rimassero sui pezzi le sue impronte impresse esponendo.
Non v'immaginereste giammai, non appena notò gli ammanchi, quant'era incazzato.
Parole di fuoco, e mancati rimborsi spese, contro di me, i miei compagni di lavoro e l'agenzia.
Denunce verso ignoti a destra ed a manca.
Interviste su giornali locali nelle quali lanciava pesanti accuse, ed aspre critiche, alle capacità delle forze dell'ordine e dei politici nel gestire il territorio.
Richieste di danni estremamente gonfiati all'assicurazione.
Addirittura petizioni pubbliche e raccolta firme per ottenere protezione rinforzata degli onesti ed indifesi esercenti.
Aspettai con calma i tempi fossero maturi.
Aspettai, aspettai, aspettai finché, al culmine di tutto il suo sforzo, incaricai un "sicario", di nuovo scelto fra i miei simpatici, prima di trasferire l'intero maltolto nella rimessa della sua casa di campagna e dopo... dopo di fare una telefonata anonima alla guardia di finanza.
Mamma mia che figura.
Il disonesto per eccellenza.
Non contento di derubare legalmente si nascondeva il rimanente in modo da poter rivenderlo abusivamente e nel contempo chiedere il rimborso a chi l'aveva assicurato.
E dal suo archivio spuntò un autentico arsenale cartaceo.
Dichiarazioni dei redditi false.
Società anonime in paradisi fiscali per le proprietà immobiliari.
Trasferimento illegale di fondi all'estero, eccetera, eccetera, eccetera.
È d'obbligo una severissima condanna esemplare, concludendo l'arringa, sbottò il pubblico ministero.
Ed il giudice esemplarmente applicò.
Ed un mio brillante successo di per cui.
D'altronde quando la buona predisposizione non mente proprio non mente.
Mai.
Ed in verità nemmeno quanto costui risulti efficace ai proprietari ove lo svolgo però... però, oltre a non essere mai stato licenziato che qualcosa se non erro dimostra, a me piace assai il modo in cui interpreto le mie mansioni e comunque... comunque qualcuno lo becco.
A volte devo sudarci ma lo becco.
Sono un fiuta e cogli taccheggiatori infatti.
Faccio finta di niente e giro per negozi e fra espositori, frigoriferi, banconi e scansie.
A volte vestito bene, a volte trasandato non fa differenza.
La sensazione in ogni caso è io... io sono nato giusto per quello.
Normale mi prendo un carrello o un cestino e mi confondo fra la gente.
In casi particolari invece, dall'ufficio, non mollo un soggetto neanche un attimo attraverso gli schermi dell'impianto di sicurezza.
Intendiamoci.
Generalmente non fermo, e quindi sottopongo al pubblico giudizio, la vecchietta con la singola scatoletta di tonno.
E nemmeno il giovane immigrato disoccupato, e moderato, che cerca di togliersi un minimo i crampi della fame.
No no.
Loro per quel che mi riguarda sono simpatici e pienamente autorizzati.
A me piacciono coloro che godono nell'imbrogliare la gente.
Quelli che non lo fanno per necessità obiettiva.
Coloro che bramano unicamente possedere, possedere, possedere ed ancora possedere.
Quelli che sul retro vendendo eroina a poveri cristi fanno soldi a palate e dopo sono " genovesi" al momento di sborsare.
Coloro ch'è tutto permesso ed alla faccia d'altri considerati assolute nullità meglio ancora.
A me piacciono i ladri bastardi insomma.
C'era una donna.
Vestita di tutto punto.
Marche trendy e lussuose.
Aspetto beauty farm ultimo grido.
Avevo il sospetto, nel camerino, non si fosse tolta un completino intimo niente male l'altra settimana e non ho battuto ciglio.
Poi una sciarpa assai costosa, e giusta della misura sua borsetta a tracolla, s'è smaterializzata sei giorni fa ed una collana d'oro risultò fantasma ieri l'altro e... ed il tutto in tre posti diversi e lei nei paraggi e... e cominciai ad irritarmi.
Non ne ha bisogno assolutamente pensai.
E nel caso ne avesse avuto l'ha già ampiamente soddisfatto conclusi.
Devo intervenire bensì... bensì è furba e molto allenata e non sempre ruba.
C'è il concreto rischio di smascherarmi ed ottenere pessima reputazione.
Serve... serve una mossa a sorpresa.
E dove meglio del reparto unisex una sorpresa?.
E quale miglior viatico, per lei, di fidarsi d'una situazione vedendo l'unico altro cliente presente che infila nella cintura, e sotto il maglione, una camicia confezionata piatta piatta?
Oh prese di tutto nonostante la guardavo.
E sorrisi complici intanto mi spediva.
Sorrisi, sorrisi, sorrisi.
E che sorrisi e... e che destro m'avrebbe mollato all'uscita allorché... allorché con la guardia giurata l'invitammo ad un meeting sul retro.
Era la moglie d'un industriale il quale, durante la relativa perquisizione domiciliare, fu scoperto nascondere in cantina, stipati come bestie, venti operai schiavi e sotto nutriti e pagati.
Buon sangue non mente.
Due carogne.
Missione compiuta.
E del retro d'un supermercato dicevamo.
C'era un pusher italiano.
Mandava i galoppini sottoposti a procurare gratis prodotti alcolici.
Ed ogni tanto purtroppo, sapete per via dell'efficienza perennemente da dimostrare, dovevo fare un'eccezione e pertanto beccare dei poveri cristi.
Fu uno di loro a dirmelo.
Il maiale obbligava a rubare in cambio di sconti sulle dosi ed una volta ubriaco pretendeva prestazioni sessuali infami e da uomini o donne indifferentemente.
Era mio.
Mi feci presentare.
Comperai, in diverse occasioni, delle dosi fingendomi drogato e lui, adesso che si fidava e m'aveva in pugno, m'ordinò di chiudere un occhio riguardo ai furti commissionati.
Ci siamo pensai.
Allo spaccio ed all'induzione a vari reati, tra cui il favoreggiamento alla prostituzione, si sono aggiunti anche corruzione e ricatto ed ho registrato intero il sonoro dei nostri incontri con il piccolo portatile ed ho fatto puntare una telecamera esterna sui gradini dove soleva sedersi per delinquere.
Ebbe diciotto anni e tutti felici.
Datori di lavoro, proprietari, io e carabinieri.
E lui un po' meno chiaramente.
Me le tolgo dunque le mie soddisfazioni avrete capito.
E, per dirla intera intera, me le tolgo perfino doppie.
Difatti non ci sono solamente i ladri al di qua d'una cassa.
Eh no.
Esistono pure quelli al di là.
Lo sa il mondo intero perdinci.
Alcuni negozianti non si fanno problemi a guadagnare ben oltre il ragionevole.
Ed io, che posso confrontare i prezzi e questione d'etica professionale, non intendo differenziare.
Ad ognuno le conseguenze delle sue scelte di coscienza.
E pelosa o meno ella sia.
Questo, aiutato da un'ottima posizione strategica e dal tipo di clientela a lui obbligata causa tempi stretti, rincarava all'inverosimile.
Un autentico rapinatore, arrivista e cinico sfruttatore.
Non poteva passarla liscia.
Gli organizzai una bella festa.
Approfittando del conoscere a priori i turni di lavoro dei miei colleghi ed usando alcuni dei ladruncoli simpatici conosciuti in precedenza feci... feci in modo di fargli sparire dal negozio, e non fu una cosa breve, merce per circa cinquantamila euro.
E la riposi ordinatamente nel mio garage.
Ed il tutto usando i guanti in modo rimassero sui pezzi le sue impronte impresse esponendo.
Non v'immaginereste giammai, non appena notò gli ammanchi, quant'era incazzato.
Parole di fuoco, e mancati rimborsi spese, contro di me, i miei compagni di lavoro e l'agenzia.
Denunce verso ignoti a destra ed a manca.
Interviste su giornali locali nelle quali lanciava pesanti accuse, ed aspre critiche, alle capacità delle forze dell'ordine e dei politici nel gestire il territorio.
Richieste di danni estremamente gonfiati all'assicurazione.
Addirittura petizioni pubbliche e raccolta firme per ottenere protezione rinforzata degli onesti ed indifesi esercenti.
Aspettai con calma i tempi fossero maturi.
Aspettai, aspettai, aspettai finché, al culmine di tutto il suo sforzo, incaricai un "sicario", di nuovo scelto fra i miei simpatici, prima di trasferire l'intero maltolto nella rimessa della sua casa di campagna e dopo... dopo di fare una telefonata anonima alla guardia di finanza.
Mamma mia che figura.
Il disonesto per eccellenza.
Non contento di derubare legalmente si nascondeva il rimanente in modo da poter rivenderlo abusivamente e nel contempo chiedere il rimborso a chi l'aveva assicurato.
E dal suo archivio spuntò un autentico arsenale cartaceo.
Dichiarazioni dei redditi false.
Società anonime in paradisi fiscali per le proprietà immobiliari.
Trasferimento illegale di fondi all'estero, eccetera, eccetera, eccetera.
È d'obbligo una severissima condanna esemplare, concludendo l'arringa, sbottò il pubblico ministero.
Ed il giudice esemplarmente applicò.
Ed un mio brillante successo di per cui.
D'altronde quando la buona predisposizione non mente proprio non mente.
Mai.
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