Scritto da © sid liscious - Gio, 01/08/2013 - 08:26
Buongiorno dottore!
«Ah buongiorno signor Paride... come andiamo oggi?».
Benone sa mi sento proprio a posto.
E lei cosa mi dice?
«Contento per lei ma purtroppo invece io devo contraddirla signor Paride.
Ho eseguito e seguito personalmente le fasi delle sue analisi... in ciò sollecitato dal personale costernato... e l'ho ripetute varie volte che sinceramente non ci credevo nemmeno io».
Qualcosa di serio non va dottore?
«Guardi sarò franco signor Paride.
Una questione mai affrontata prima.
Da risultati dei prelievi effettuati risulta lei è morto signor Paride.
E da un bel po'».
Assurdo dai dottore.
Sono arrivato qui con le mie gambe e parlo e mi capisce e respiro.
«Eppure signor Paride lei presenta gli stessi valori d'un morto ed in lei non esiste più nemmeno il ricordo per esempio d'un anticorpo».
E che dovrei fare dottore?
Guardi signor Paride ora la mia segretaria le compilerà un atto di morte.
In seguito comunicherà la notizia ai familiari ed alle autorità competenti al che verrà organizzato un bel funerale e si mette l'anima in pace.
On no scusi quella non ce l'ha già più».
Se come dice lei non posso fare altro e sono morto così sia dottore.
Arrivederla dottore.
Oh no scusi.
Non volevo fare lo iettatore.
«Tranquillo signor Paride.
Allora tocco palle e glielo dico io signor Paride.
Arrivederci».
Non ci crederete.
Non mi sono spaventato né agitato anzi sono sceso in strada curioso d'apprendere le conseguenze di codesta comunicazione ed ho chiesto ad un tipo degli spiccioli e lui m'ha risposto sì cara capisco ma non adesso sono già in ritardo all'appuntamento.
Click.
Ancora ho chiesto informazioni ad una signora e sul marciapiede s'è girata dalla parte dove non ero io per attraversare la strada ignorandomi completamente.
Ed infine l'individuo cui ho domandato se mi regalava una sigaretta m'ha guardato e non ha mosso manco un muscolo della faccia continuando imperterrito i passi suoi.
Incredibile.
I fatti sembravano confermare in pieno la teoria del dottore.
Non ci crederete di nuovo.
Mi sono messo a ridere tale un matto di quelli quintupla diagnosi.
Non riuscivo a contenermi.
E ridevo e ridevo e ridevo e ridevo e ridevo.
Ero morto.
E ridevo.
Non era cambiato niente.
E ridevo.
Non mi vedeva nessuno neanche prima.
E ridevo.
Io sono un barbone.
E ridevo.
Ridevo.
Ridevo.
«Ah buongiorno signor Paride... come andiamo oggi?».
Benone sa mi sento proprio a posto.
E lei cosa mi dice?
«Contento per lei ma purtroppo invece io devo contraddirla signor Paride.
Ho eseguito e seguito personalmente le fasi delle sue analisi... in ciò sollecitato dal personale costernato... e l'ho ripetute varie volte che sinceramente non ci credevo nemmeno io».
Qualcosa di serio non va dottore?
«Guardi sarò franco signor Paride.
Una questione mai affrontata prima.
Da risultati dei prelievi effettuati risulta lei è morto signor Paride.
E da un bel po'».
Assurdo dai dottore.
Sono arrivato qui con le mie gambe e parlo e mi capisce e respiro.
«Eppure signor Paride lei presenta gli stessi valori d'un morto ed in lei non esiste più nemmeno il ricordo per esempio d'un anticorpo».
E che dovrei fare dottore?
Guardi signor Paride ora la mia segretaria le compilerà un atto di morte.
In seguito comunicherà la notizia ai familiari ed alle autorità competenti al che verrà organizzato un bel funerale e si mette l'anima in pace.
On no scusi quella non ce l'ha già più».
Se come dice lei non posso fare altro e sono morto così sia dottore.
Arrivederla dottore.
Oh no scusi.
Non volevo fare lo iettatore.
«Tranquillo signor Paride.
Allora tocco palle e glielo dico io signor Paride.
Arrivederci».
Non ci crederete.
Non mi sono spaventato né agitato anzi sono sceso in strada curioso d'apprendere le conseguenze di codesta comunicazione ed ho chiesto ad un tipo degli spiccioli e lui m'ha risposto sì cara capisco ma non adesso sono già in ritardo all'appuntamento.
Click.
Ancora ho chiesto informazioni ad una signora e sul marciapiede s'è girata dalla parte dove non ero io per attraversare la strada ignorandomi completamente.
Ed infine l'individuo cui ho domandato se mi regalava una sigaretta m'ha guardato e non ha mosso manco un muscolo della faccia continuando imperterrito i passi suoi.
Incredibile.
I fatti sembravano confermare in pieno la teoria del dottore.
Non ci crederete di nuovo.
Mi sono messo a ridere tale un matto di quelli quintupla diagnosi.
Non riuscivo a contenermi.
E ridevo e ridevo e ridevo e ridevo e ridevo.
Ero morto.
E ridevo.
Non era cambiato niente.
E ridevo.
Non mi vedeva nessuno neanche prima.
E ridevo.
Io sono un barbone.
E ridevo.
Ridevo.
Ridevo.
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