Scritto da © sid liscious - Ven, 30/09/2016 - 20:17
L'urlo acuto della pacificazione dona e notifica alla mattonella dei poveri, la colpevolezza è salva nella fusione dello stagno, la tristezza ride sull’arteria stradale e…
E l’abitante incerto viene così introdotto alla ragione della contingenza vacua e…
E.
Ed allora.
Allora tubi dall'acqua mai contenta rilanciano.
Rilanciano consegnando a domicilio stimolo sintetico personalizzato e…
Et voilà sciolte in sentimenti scollati congiunti, dentro reazioni di nasi appesi, sono le vive figure che danzano ritte con il cuore morto di un'egida che lateralmente...
Lateralmente è giallo bellino e violetta zuccherino a volte quasi potabili ma che…
Che in mezzo nel fulcro mostra invece il rosa sanguinolento e meritatissimo di grigliata integrale e…
E tutto ciò è visibile perfino al proteo ed è lampante meriti rimedi se non che…
Se non che sono troppo forti le rotte d'eternità coinvolte dalla bonaccia che alimenta ed aggiorna quel che verrà al che…
Al che il tramonto smette d’illustrare la sintonia e nessuna parte corporea, zittita d'ardore e bambagia, protesta cosicché, oramai da quando la luna va dall’estetista, l'ora ha l’ombra fatua.
Non c’è dubbio alcuno.
La cibernetica non fa prigionieri.
Quando si guarda troppo fuori dalla pelle le certezze azzerano nei desideri e dimenticano d’ammirare il razionale di un’onda o la sensibilità del chiarore d'un catarifrangente irraggiungibile fisso sulla e come una volta ed indi…
Indi l'uomo ateo e biblico simultaneamente si sente costretto ad affermare, neanche troppo metaforicamente, «Riassumendo…
Riassumendo avevo venticinque parole.
Diciotto l'ho buttate al cibo rotto.
Ne ho tenute sette strette strette.
Sono isolato in un’isola.
Ne mancano due?
Diciotto più cinque fa ventitré?
Oh!
Nessun problema.
Anzi tutto normale.
Infatti due parole le tengo sempre di riserva e sono…
Sono riservate a chi nello scippo si culla talmente agiato da non essere nemmeno sfiorato dai miei traumi.
T’invidio».
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