Scritto da © sid liscious - Sab, 02/11/2013 - 10:45
Urca finalmente il campanello.
Ciao cara tutto bene?
Era ora.
T'aspettavo ansioso.
Andato liscio sì il viaggio?
Vediamo vediamo che hai portato.
Intanto poggia lì la borsa tua.
Ci pensiamo dopo.
Se non ti dispiace apriamo prima quella mia.
Uhm dei capelli biondi biondi ricci.
Da donna purtroppo per me povero pelato.
Un paio d'occhiali da sole.
Qui dentro non servono.
Due collanine d'oro.
Nemmeno loro.
Una maglietta verde.
Non uso il verde.
Una canottiera intonata.
Non uso intonare.
Un reggiseno?
E che me ne faccio d'un reggiseno?
Via via.
Ecco una cintura.
Meglio molto meglio.
La prendo.
Dei jeans sgualciti alla moda e molto aderenti.
Non proprio il mio genere.
I gambaletti mai io sai amore mio.
E sinceramente rosa men che meno.
E le scarpe da ginnastica mi fanno sudare una cifra.
Ah meraviglia m'hai portato anche degli slip.
Questi mi piacciono.
Oh hanno anche il proteggi che finezza.
Ok non c'è più niente.
Dai ricontrolliamo meglio che la fretta è cattiva consigliera.
Ecco vedi.
Una fronte spaziosa.
E nemmeno una ruga.
Due occhi azzurri.
I miei preferiti.
Due carnose labbra con appena un accenno di rossetto.
Da baciare e gustare.
Un collo allungato.
Da fermarsi ad ammirare ed indugiare.
Oh santo dio... due meravigliose pere mature con il picciolo di colore.
Assaporare assaporare assaporare a piene papille.
Pazzesco hai portato anche dei fianchi un ombelico ed un boschetto.
È proprio vero.
Sei una persona stupenda e si vede che non avevi intenzione di farmi mancare niente.
Guarda qua.
Come non bastasse delle cosce filiformi delle ginocchia tonde un polpaccio accattivante e due caviglie perfette e... ed anche due sconvolgenti mignoli di piede da gustare come dessert.
E scommetto dietro al tutto hai anche messo una cassa armonica di violino da fare suonare estasiati.
E due fossette da rene sconvolgenti naturalmente.
Non ho parole amore sei un mito.
Boia cos'è?
Ti... a fare l'inventario intendo... ti sei tutta bagnata nell'interno coscia.
Senti qua.
La mia mano raccoglie del soave liquido profumato percorrendolo.
Che diventa addirittura stupefacente al contatto con la bocca.
Che poverina coinvolta oltre misura a questo punto non può che esplorare con la sua lingua il dono che più di ogni altro... l'ho capito sai... eri bramosa di mostrarmi.
Il tuo personale paradiso terrestre.
È il mio regalo preferito da ricevere d'altronde.
Poco da menarla al riguardo.
Poco poco poco.
Ciao cara tutto bene?
Era ora.
T'aspettavo ansioso.
Andato liscio sì il viaggio?
Vediamo vediamo che hai portato.
Intanto poggia lì la borsa tua.
Ci pensiamo dopo.
Se non ti dispiace apriamo prima quella mia.
Uhm dei capelli biondi biondi ricci.
Da donna purtroppo per me povero pelato.
Un paio d'occhiali da sole.
Qui dentro non servono.
Due collanine d'oro.
Nemmeno loro.
Una maglietta verde.
Non uso il verde.
Una canottiera intonata.
Non uso intonare.
Un reggiseno?
E che me ne faccio d'un reggiseno?
Via via.
Ecco una cintura.
Meglio molto meglio.
La prendo.
Dei jeans sgualciti alla moda e molto aderenti.
Non proprio il mio genere.
I gambaletti mai io sai amore mio.
E sinceramente rosa men che meno.
E le scarpe da ginnastica mi fanno sudare una cifra.
Ah meraviglia m'hai portato anche degli slip.
Questi mi piacciono.
Oh hanno anche il proteggi che finezza.
Ok non c'è più niente.
Dai ricontrolliamo meglio che la fretta è cattiva consigliera.
Ecco vedi.
Una fronte spaziosa.
E nemmeno una ruga.
Due occhi azzurri.
I miei preferiti.
Due carnose labbra con appena un accenno di rossetto.
Da baciare e gustare.
Un collo allungato.
Da fermarsi ad ammirare ed indugiare.
Oh santo dio... due meravigliose pere mature con il picciolo di colore.
Assaporare assaporare assaporare a piene papille.
Pazzesco hai portato anche dei fianchi un ombelico ed un boschetto.
È proprio vero.
Sei una persona stupenda e si vede che non avevi intenzione di farmi mancare niente.
Guarda qua.
Come non bastasse delle cosce filiformi delle ginocchia tonde un polpaccio accattivante e due caviglie perfette e... ed anche due sconvolgenti mignoli di piede da gustare come dessert.
E scommetto dietro al tutto hai anche messo una cassa armonica di violino da fare suonare estasiati.
E due fossette da rene sconvolgenti naturalmente.
Non ho parole amore sei un mito.
Boia cos'è?
Ti... a fare l'inventario intendo... ti sei tutta bagnata nell'interno coscia.
Senti qua.
La mia mano raccoglie del soave liquido profumato percorrendolo.
Che diventa addirittura stupefacente al contatto con la bocca.
Che poverina coinvolta oltre misura a questo punto non può che esplorare con la sua lingua il dono che più di ogni altro... l'ho capito sai... eri bramosa di mostrarmi.
Il tuo personale paradiso terrestre.
È il mio regalo preferito da ricevere d'altronde.
Poco da menarla al riguardo.
Poco poco poco.
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