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Lo Straniero

lo straniero arrivò dalla strada principale su una vecchia Jaguar-berlina; posteggiò con noncuranza e, senza chiudere la macchina con le chiavi, uscì dirigendosi verso il vicino bar. Era un uomo di mezza età, molto alto e singolarmente snello, di aspetto signorile; una signorilità discreta ... L'unica nota di colore sul grigio dell'abito classico era una cravatta di buon gusto, negligentemente allentata per lasciar morbido ed aperto il colletto di una sobria e classica camicia. Il suo passo, i suoi modi di fare erano calmi e sicuri; l'insieme del suo aspetto e del suo incedere (al banco del bar chiese un caffè e, dopo averlo bevuto, accese una sigaretta ...) comunicavano un misto tra gentilezza e fermezza, non disgiunte da un'aria misteriosa.
Aveva un buon aspetto fisico per l'età apparente che dimostrava e forse ciò che lasciava sconcertato chi lo vedeva era uno strano miscuglio di decadenza ed eleganza, di fragilità e vigore; l'abito classico non riusciva a mascherare la sua struttura fisica alquanto allampanata, ma ciò nonostante l'impressione globale lasciava indovinare un vigore giovanile non disgiunto da una serena sicurezza di se stesso. Lo straniero, con la sigaretta accesa, si sedette pigramente ad un tavolo e, come capita spesso nei paesi, iniziò a chiacchierare del più e del meno con i soliti frequentatori; per ogni argomento (i soliti, come il tempo, il governo, le donne e simili ...) i suoi discorsi furono pacati, anche se talvolta alquanto sicuri.
Nessuno dei presenti, per quanto condiviso o contestato, provò accaloramento ... lo straniero, anche quando era deciso, non usava mai modi che potessero irritare ... Chiunque, condividendo o meno i suoi pareri, avrebbe dubitato della serietà e della rispettabilità di lui! Lo straniero catturò così l'attenzione di molti, senza cercare alcuno, ma con la pacata semplicità del suo fare calmo e misterioso ... Ormai lo straniero, senza cercare di imporsi in alcun modo, era diventato -- senza pretesa o imposizione alcuna -- uno che sa, anche se la pensa diversamente -- insomma, un personaggio.
Nessuno fece caso, nell'aspetto dello straniero, ai suoi denti di colore nerastro o alle sue unghie particolarmente lunghe ed irregolari; l'insieme globale del suo aspetto psicofisico prevaleva su ogni dettaglio specifico ... Nessuno, uscendo quando il bar chiuse, uscì con un qualche dubbio o risentimento verso lo straniero, ma molti di loro per un qualche motivo apparentemente inspiegabile provarono irritazione per fatti o frasi attuali o passate di vecchi conoscenti del paese.
Lo straniero si recò alla vicina pensione dove prenotò una camera; giunto in camera, prima di dormire, ordinò un bicchiere di brandy e lo sorseggiò ascoltando (grazie ad un cd e lettore portatile che aveva con se ...) una “Ave Maria” di Schubert cantata da un soprano dalla voce dolcissima; quella musica così semplice, dolce e vicina a Dio, unita al piacevole aroma del brandy sembrava lo portasse in paradiso; poi si coricò e dormì un sonno tranquillo.
La mattina dopo partì ...
 
Dopo qualche giorno la pace del paese fu turbata da litigi, intolleranze, rancori ... Tutti coloro che avevano chiacchierato piacevolmente col vecchio straniero avevano, senza volere, rivangato odi sopiti da decenni e tali odi manifestandosi generavano in altri nuovi ricordi di torti reali o presunti. Il paese si trasformò lentamente in un inferno: si arrivò alla violenza fisica e nessun dottore, psicologo o psichiatra convocato dalla locale polizia fu in grado di individuare le cause di quella improvvisa epidemia di odio. Il vecchio straniero non fu più visto in quel paese, ma vi furono testimonianze che lo individuarono di passaggio in altri posti vicini e lontani e tali testimonianze -- anche se vaghe, contraddittorie ed imprecise -- non mancavano mai di associare il passaggio del vecchio straniero con qualche situazione di conflitto, guerra, odio o sciagura ... Nessuna prova; solo indizi vaghi e frammentari, ma tutti costantemente coerenti con il binomio “vecchio straniero gentile ed elegante” e “disastri”
 
... Un prete eretico e spretato interpretò queste testimonianze: asseriva di aver conosciuto il vecchio straniero e di averne capito la natura, ma nessuno lo aveva creduto; il vecchio era Satana in persona, in missione sulla terra e si addormentava sorseggiando un buon bicchiere di brandy mentre ascoltava una “Ave Maria” di Schubert cantata dalla voce dolce di un soprano; pare che il diavolo ami la dolcezza di una voce femminile!
 

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