Scritto da © poetella - Sab, 11/12/2010 - 22:50
[img_assist|nid=10230|title=|desc=|link=popup|align=left|width=200|height=175]
Se e quando me ne andrò
tra parallele, spettinate teorie di pioppi
o magari betulle, ecco
alte navate di verde tremulo a filtrare
la mia
incessante arsura / bisogno d’ascolto
celebrando sponde ancora ravvisate
di ricordi quasi svaporati
cantilene del mio raccontare storie
(sarà un vissuto che ricorderò? O solo sogni)
se e quando me ne andrò
a rovescio come un gambero o uno scorpione
attenta a non pungermi l’anima
con le spine
di quelle che sono state rose
rose rosse fiammanti, rose gialle, rose nere
che ho tenuto in braccio
fino a spezzarmi la voglia di fioritura
che invece
resiste
all’inverno.
Se e quando me ne andrò
come un foglio scritto nel vento
aspettando la pioggia che rimischi destini
allora, forse, guardando quel vento
potrò ancora sorridere
come quello che guarda la nave staccarsi dal porto
e prendere il mare.
Che sa che alle spalle c’è terra.
E la terra l’aspetta. In fondo.
…
…
…
(by poetella)
.
»
- Blog di poetella
- Login o registrati per inviare commenti
- 1223 letture