Scritto da © alsoit - Sab, 31/10/2009 - 16:55
Se non ti conoscessi come ti conosco,
sebbene conoscersi senza il conforto
- e lo sconforto -
del tatto, della vista, dell'odore,
del gusto, amplifica il rapporto,
semplifica l'amore,
dicevo, se non ti conoscessi come ti conosco,
direi che hai un mondo nascosto,
sotto quella superficie di crosta caramellata
- un morbido torrone, una crema catalana -
e un gusto che varia dal dolce al salato,
dal buono all'avariato,
di zucchero il retrogusto
che volge all'amaro il risvolto,
è un punto interrogativo
quel tuo sapore indefinito
ma che porta a chiedere,
"non ne hai ancora un po'?",
per capire se è davvero bianco
oppure nero, il tuo colore,
e poi concedere, che
- proprio come il tuo segno -
sei davvero un mare profondo,
un oceano che chiama a sè,
di cui si ama, si intuisce, ma
- è questo forse il tuo fascino? -
non se ne vede il fondo.
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