se il fisso è a forma di croce il mobile come dovrà essere?

c’erano dunque queste due figure sulla parete dietro la schiena del vecchio rincoglionito professore di filosofia la foto del presidente della repubblica più in basso ed il cristo in croce che lo sovrastava di autorità erano loro due i testimoni oculari delle nostre follie studentesche al di sopra di loro due però c’era un altro affare che implicava perfino un potere più forte era una scatoletta grigia con un filo piatto che ne usciva e seguendo tutta la parete si perdeva in un buco sopra la porta era l’altoparlante da cui una o due volte l’anno usciva la voce della nostra odiata e temutissima preside l’avevamo soprannominata pesciasecca per la sua capacità sicuramente studiata e perfezionata da anni di dirigenza scolastica la sua capacità appunto di non apparire donna ma anzi soltanto vecchia megera malvagità da kapò tecnica da psicopatica una malata mentale che gestiva noi studenti con la frusta e tutta la cattiveria necessaria dunque bisogna allora dire che in fatto di autorità avevamo come dire in prima considerazione la più stronza in assoluto e poi il vecchio amato cristo

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torturato ed in terza posizione il più disgraziato presidente che si beccava tutti gli sberleffi di noi farabutti comunistoidi perché in verità cominciavamo un po’ tutti a dividerci nelle stranezze dell’ideale e nel voler prendere parte alla storia così qualcuno ma non io cominciò a  sacramentare che avrebbe voluto il buon peppestalin al posto di uno occhialuto inutile peppesaragat e magari il divo manitu io stesso che mi richiamavo alla formazione del texwiller al posto del povero nostro salvatore così poco capito dagli uomini che lo avevano perfino incaprettato e messo in cammino lungo una via crucis di sofferenza e di orrore comunque di due cose tutti noi avevamo certezza una che non avremmo mai voluto esaltare il carognone del ventennio e mai avremmo più voluto ascoltare la voce gracchiosa e potente della vecchia gallina che ci comandava a bacchetta così accadde che il più alto di tutti il vecchio peppescarabeo fece un dì una cosa assai rivoluzionaria perché si portò in classe un attrezzo che serviva al padre per potare le viti americane sapete quelle con le foglie che in autunno diventano di un rosso accesso beh lui avvitò tutti i pezzi e ne fece una grande pertica con su in cima una roba rotante molto affilata che comandata con uno spago servì a mozzare quella piattina color avorio che era lo strumento della voce infernale da allora fummo risparmiati dalla grande voce del nostro dio che da perfetto rompicoglione ruppe soltanto nelle aule vicine fu momento di grande affrancamento diventammo tutti più buoni e perfino il bell’addormentato prof di filosofia peppesproletti fece finta di insegnarci qualcosa di più oltre le balle delle vacche nere che dipinge la notte e perfino il nostro amato si fa per dire presidente sembrò trovare un buon sorriso ma il più contento ci sembrò proprio quel gran figlio del padreterno che di colpo si liberò del peso del potere costituito e poté occuparsi di noi che essendo incalliti peccatori avevamo bisogno più di buone e concrete  azioni che di chiacchiere inutili e cretinate che quasi sempre le stupidaggini distolgono dai problemi e noi si sa un po’ ciglioni ci siamo in genere ci caschiamo sempre e mentre crediamo di ragionare ce lo fanno a portacapuana che una volta significava farci fessi alla grande e che oggi beh pur cambiando la terminologia significa più o meno la stessa limpida  perfetta cosa …