Scritto da © selly - Sab, 12/03/2011 - 11:54
Chiara vorrebbe i suoi piedi innocenti. Da ricamare,
da stendere al sole
Vorrebbe un corpo intrecciato nei volti, per scorger scintille fra occhi socchiusi
vorrebbe una voce da grande occasione
pronta a parlare, pronta a tacere
avide mani per cogliere frutti tra foglie di maggio e spine di ieri
Chiara vorrebbe il tepore dei fiati,
per svestirsi di pace nei soli d'inverno
e un gomitolo rosso in angoli e case da fare e disfare, fremendo, tremando
vorrebbe il bianco del silenzio, il sapore di una parola piana e attaccarsi l'odore del giorno che nasce
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