Scritto da © Sapodilla - Mar, 01/03/2016 - 23:06
Inutili Tentativi di Armand.
Un altro giorno Armand se ne stava pigramente affacciato dall’ampia terrazza che dava sul giardino, ammirando la siepe geometrica e il sedere tondo e teso di Margherite, che era china a cogliere fiori in vario colore.
── Vi piacciono i miei fiori, Armand?
Armand sbuffa:
── Madame, non vorreste sollevare la gonna e abbassare le mutande? Preferisco il vostro sederotto ai gerani e alle violette.
── Non siete il mio padrone, signore. Non avrei dovuto cedere alle insistenze della mia famiglia, che mi costrinse a scegliere voi tra i miei corteggiatori.
── Avete scelto me, perché non potevate portare un franco di dote. Vostro padre decise che un ricco commerciante di vini avrebbe soddisfatto la sua fama di ubriacone, meglio di un principe del pozzo asciutto.
── Vi ho portato il titolo di contessa. La mia famiglia aveva un posto alla corte di Pipino il Breve. Avete messo l’etichetta con la coroncina sulle bottiglie, prima della Rivoluzione. Ricordate? ‘Armand Lucas, conte di Dupont Soleil, fornitore della Real Casa ’. Detesto le vostre menzogne e la vostra volgarità.
── Sventurata femmina, abbassate la voce, se non volete abbassare le mutande. Le etichette con la corona sono state bruciate, insieme con i ritratti del re e della regina. Voi siete la cittadina Margherite, se non ci vogliamo trovare sanculotte e giacobini all’uscio di casa.
Un altro giorno Armand se ne stava pigramente affacciato dall’ampia terrazza che dava sul giardino, ammirando la siepe geometrica e il sedere tondo e teso di Margherite, che era china a cogliere fiori in vario colore.
── Vi piacciono i miei fiori, Armand?
Armand sbuffa:
── Madame, non vorreste sollevare la gonna e abbassare le mutande? Preferisco il vostro sederotto ai gerani e alle violette.
── Non siete il mio padrone, signore. Non avrei dovuto cedere alle insistenze della mia famiglia, che mi costrinse a scegliere voi tra i miei corteggiatori.
── Avete scelto me, perché non potevate portare un franco di dote. Vostro padre decise che un ricco commerciante di vini avrebbe soddisfatto la sua fama di ubriacone, meglio di un principe del pozzo asciutto.
── Vi ho portato il titolo di contessa. La mia famiglia aveva un posto alla corte di Pipino il Breve. Avete messo l’etichetta con la coroncina sulle bottiglie, prima della Rivoluzione. Ricordate? ‘Armand Lucas, conte di Dupont Soleil, fornitore della Real Casa ’. Detesto le vostre menzogne e la vostra volgarità.
── Sventurata femmina, abbassate la voce, se non volete abbassare le mutande. Le etichette con la corona sono state bruciate, insieme con i ritratti del re e della regina. Voi siete la cittadina Margherite, se non ci vogliamo trovare sanculotte e giacobini all’uscio di casa.
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