Scritto da © Salvatore Pintus - Sab, 29/06/2019 - 14:23
Semplicità regale
di mìgnole,
primavera d’ulivo,
diva che intoni
roche cantiche a Giove
come salmi pagani
e a Venus per l’amore
sempre appresso
a quel sogno.
Vinci
nelle notti di corsa
fra una metro e un caffè
con mignotte,
e ronde dello sballo.
Incoronata,
ti muovi ancora,
regina grunge
metropolitana
fino all’ultima cena
sotto i ponti del rock.
Stamane
sei salita di corsa
sul tramway
del sogno colorato
e ridendo
hai baciato
livide bocche
e chimere
oltre la tua stella polare,
in fondo
a un blues disperato.
Stasera
ho messo un fiore
sul mio ciao
di preghiera.
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