Scritto da © Anonimo - Ven, 10/09/2010 - 21:37
se ancora avesse voce di me l’antica cripta
l’eco non stonerebbe
col grigio da cui memoria
evade e scampanella.
lo dicono gli intonaci all’udito
che qui cade
si alza un coro mesto / come ribolle
il mosto caro / se una Gina incrocia rotule
votiva dalla prima fila
si apre a squarcio in ogni questua
la ricchezza degli occhi.
il cuore è per un certo senso
cero a chi lo accende.
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