Scritto da © rossovenexiano - Dom, 10/11/2013 - 08:03
(Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)
«L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.»
(Italo Calvino, Le città invisibili, 1972)
Ispirandovi al pensiero di Calvino, descrivete in versi o in prosa la vostra personale visione circa le due possibilità di abitare 'l'inferno dei viventi'.
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