Scritto da © Bruno Amore - Mar, 02/02/2010 - 10:00
come battito di cuore cadenzato
quassù su questo greppo
cento case di sasso rinverdite
a pro di nordici discesi infreddoliti
mi segna la giornata il tocco di campana
dell'orologio della parrocchiale.
la squilla dice il priore, ormai dimesso
chiamava a raccolta i figli del signore
gli contava il tempo dell'opra e la preghiera
li riportava a casa dai campi verso sera.
ha una voce antica senza tempo
regolava la vita, il suo fermento
rasserenando le ansie ed il tormento
di viver travagliati ogni momento.
ora è la nostalgia di quel che era
non rintocca l'albe a chi si leva
né suona a dir che il sole il vespro ingoia.
batte le ore che non son più quelle
che del domestico non sono più ancelle
neppure a ricordare il dì di festa
desueto oramai il suo ufficio, bronzea resta.
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