Scritto da © Jack Péenses - Sab, 26/11/2011 - 00:46
In questa piccola isola
Abitano le anime perse;
Il rifugio dal caos di cemento;
Rumori nel nulla disturbano la quiete.
L’albero perse le sue spoglie; si
Ritrova nudo nel prato cementato:
L’unico spazio vitale in quel caos.
Le notti accompagnano i visitatori;
La giungla sembra meno inespugnabile;
Si vedono falò tra i fitti alberi.
L’uomo sta ritornando su i suoi passi:
Ha deciso di reagire al rimodernamento.
La giungla dell’uomo viene disboscata;
Vengono eliminati fattori superflui:
La libertà, la salute e la morte;
Sono le radici marcie da amputare,
Il piacere di vivere comunemente
Incontrarsi al solito posto, alla stessa ora.
Ringrazio l’autista che mi guida:
Autista dove mi porti?
Questa notte è tua, goditela!
La fine arriva presto con il suo macete.
Promesso, vi aspetterò al mio rifugio,
Dove tutto è permesso nel rispetto della libertà altrui,
In quest’isola dove dimorano le anime perse.
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