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Riflessione

 
Partirei dall'avvicinamento di due corpi ..quello avviene sicuramente, come tu hai detto, tramite un agente semiochimico (feromone) che lascia incontrare individui della stessa specie, con più probabilità individui di sesso opposto ( ma non vi è una regola, perché atri agenti allochimici servono anche per avvicinare "amici" o allontanare "nemici" che possono essere anche dello stesso sesso), poi anche l'olfatto entra in gioco: come sappiamo in tutte le specie "annusarsi"è il primo rituale di corteggiamento, e serve per riconoscersi. 
Poi c'è, con il contatto l'attivazione di recettori tattili, pressori ..e tutto la cascata di attivazione gioca a favore della selezione di un individuo favorevole, più vantaggioso per la sopravvivenza della specie ...ecco perché anche io non stabilirei un contorno o una definizione su questa scelta, infatti potrebbe accadere che io trovi più vantaggioso ad accogliere un individuo non per forza di sesso opposto, e in natura sono molteplici le modalità di riproduzione e la scelta del partner)...però poi il bacio è qualcosa che la specie umana "usa" non solo per accogliere qualcosa di sensitivo che può essere l'odore e il sapore, riconosciuti a livello centrale, ma per traghettare qualcosa di più invisibile, amorevole che vien forse percepito in senso "esteso" proprio perché è il risultato di un processo forse mnemonico, forse di cotruzione mentale, di associazione mentale, quindi "associativo" a livello cerebrale che permette il passaggio di un "sentimento"(non più solo la sensazione). Ecco perché il bacio poi diventa penetrazione, scambio di messaggi sub-liminali, nel bacio vengono attivati processi inconsci, non codificabili tramite una via a senso unico "centralmente" riconducibile..quindi, secondo me, alla fine ognuno sceglie l'individuo con cui meglio possa comunicare in quel senso, stabilire un processo conoscitivo, sensibile, e comprensibile, l'uomo (nel senso di specie) con cui riesce a parlare la stessa "lingua"..scegliere di ritrarre un percorso circolare, con cui procedere in un percorso che riconduca al sé, all'origine. L'uomo ha bisogno di amare ( non include quindi solo l'istinto nella scelta del partner, ma anche un bisogno, ecco perché opera una scelta razionale che include la volontà) forse perché possiede molti "primitivismi" che sente il bisogno di far riaffiorare per potersi sentire adattato, perché sente che non gli basta basare la propria scelta del partner solo con un processo di acquisizione di dati sensoriali. L'idea dell'amore invece può dargli un posto all'interno della selezione naturale,e all'interno dell'evoluzione, oltre che renderlo capace di riprodursi in maniera vantaggiosa, per la sopravvivenza della specie, in termini più di qualità che quantitativi, quindi agisce per un finalismo una sorta di autodistruzione finalizzata alla costruzione, una negazione del sé che lo affermi, di nuovo. Forse l'uomo è fuori dalla scala evolutiva, secondo le ipotesi di Darwin? ..bah, bah.
 

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