Scritto da © poetella - Mer, 17/11/2010 - 14:29
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Ragazzaccio, quando mi spogli,
quando mi spogli lento, lento,
un tramonto nel Giurassico,
o un’alba.
(ah! Morire un attimo dopo! O due. O tre. Chiuderla lì)
Quando mi spogli, dolce ragazzo mio,
le tue mani come scintille di brace.
Scintille sul ghiaccio, toccano, bruciano
e sciolgono i dubbi del mondo.
Ti guardo, quando mi spogli,
ti guardo e sorrido e sorridi e sorrido
e lascio fare.
Un Dio che distrugge e riedifica il tempo.
Quando mi spogli, anima mia
sei il mio bambino che scarta la caramella.
E già sente il profumo in gola
e in pancia. Ed è contento.
E negli occhi hai il leone e l’antilope.
Negli occhi hai il cielo che annotta.
Lo sai? quando mi spogli
il mondo galleggia appeso all’ali di un angelo.
Galleggia e dondola
e cattura i fluttuanti sogni.
E tutta la luce e tutta la notte
e tutti i pensieri stupefatti degli amanti.
Quando mi spogli, mio ardente delirio
scosti una tenda e dietro c’è il mare.
Fragoroso, il mare, che t’aspetta. Che t’accoglie
Ti sommerge e geloso ti custodisce.
Giovane ed eterno.
(d’accordo, sì, ma adesso vieni qui. Vieni qui, dai. Adesso. Rifallo.)
…
…
…
(by poetella)
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