Scritto da © Pietro Roversi - Ven, 11/06/2010 - 10:54
A dar retta a illa
TizioPizia, e alla sua
eterna sigaretta, un tifone ha mutande,
un muro dita, un muscolo tasti, un orizzonte
timpani, e i nomi bande elastiche
per rimbalzarci in fronte e sconquassarcela.
La sua brace dice che
parla la lisca di un pesce, ha gambe lunghe
un vulcano. E a sentire luilei
tra tutti gli opposti viaggia
la loro massa, sotto la sua stessa spinta, e schizza
la biglia della frenesia che la incoraggia.
Io piuttosto direi
che è tutto vero, di più,
centrale ed esatto. Serve davvero quello che deve
questa tennista barista distratto. E questo servizio
può esser che sorprenda deluda infastidisca,
ma migliora. La lista
delle sue distorsioni già da sola
anche quella ci spacca la faccia.
Ma mica minaccia, mola.
Leviga la parola. Scuote
la polvere e la pigrizia
degli anni, perfeziona
il battipanni, agghiaccia. E diventiamo tutti
più casalinghi, meno guardinghi, masticando
quella sua liquirizia da quintali.
Al suo cospetto la piccolezza
e la sporcizia non sono più normali,
non sappiamo più che farne.
Potere della sua grandezza, del suo pugno
di pena nel suo guanto di velluto!
Vena di minerale, vanto, tritacarne,
triangolo in ferro d’imbuto.
TizioPizia, e alla sua
eterna sigaretta, un tifone ha mutande,
un muro dita, un muscolo tasti, un orizzonte
timpani, e i nomi bande elastiche
per rimbalzarci in fronte e sconquassarcela.
La sua brace dice che
parla la lisca di un pesce, ha gambe lunghe
un vulcano. E a sentire luilei
tra tutti gli opposti viaggia
la loro massa, sotto la sua stessa spinta, e schizza
la biglia della frenesia che la incoraggia.
Io piuttosto direi
che è tutto vero, di più,
centrale ed esatto. Serve davvero quello che deve
questa tennista barista distratto. E questo servizio
può esser che sorprenda deluda infastidisca,
ma migliora. La lista
delle sue distorsioni già da sola
anche quella ci spacca la faccia.
Ma mica minaccia, mola.
Leviga la parola. Scuote
la polvere e la pigrizia
degli anni, perfeziona
il battipanni, agghiaccia. E diventiamo tutti
più casalinghi, meno guardinghi, masticando
quella sua liquirizia da quintali.
Al suo cospetto la piccolezza
e la sporcizia non sono più normali,
non sappiamo più che farne.
Potere della sua grandezza, del suo pugno
di pena nel suo guanto di velluto!
Vena di minerale, vanto, tritacarne,
triangolo in ferro d’imbuto.
[11062010]
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