Scritto da © Stefania Stravato - Mar, 15/11/2011 - 13:55
E quelle foglie che t'innamorarono
fremeranno ancora,
sospinte dalla pazzia del vento,
andranno, come veli di rubini
accompagnate
dalle ombre delle tue mani,
nella stagione oltre la neve,
dove l'eterno
scorre il silenzioso fiume
fremeranno ancora
sempre,
anche lì, in fondo in fondo al cielo,
dietro le folgori e gli arcobaleni,
dietro gli specchi di luna
e le strade di stelle
quelle foglie che t'innamorarono
si poseranno
tra muschi bagnati di luce,
nell'attesa
che il tempo del viaggio
sui crinali dell'immenso,
ti scivoli il passo
su quel sentiero
tra i sussurri che all'anima
riconoscerai
come la voce che t'amò
come la voce che ti cantò.
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