Scritto da © Mariagrazia Tum... - Gio, 17/11/2011 - 14:48
a quali
umori
accorderei
la mia anima villana,
sospinta
di malinconia
tra le ali salmastre del tempo,
preda degli acciacchi del cuore,
se non vibrassi d'incanto
al tuo sguardo aperto
e non sentissi
le corde
della musica
infilarsi svelte,
come capanne disegnate apposta,
dentro la mie gambe chiuse
per pudore antico?
a quali baci
frutterei speranze
future
se non sopportassi
il tuo velo d'indifferenza
posarsi lesto
nel mio grembo sfiorito?
si domandi
alla foglia
qual residuo destino,
al frangersi inavvertito
del vento
sulla baia perduta
nella bruma d'autunno,
le resterebbe cucito
umori
accorderei
la mia anima villana,
sospinta
di malinconia
tra le ali salmastre del tempo,
preda degli acciacchi del cuore,
se non vibrassi d'incanto
al tuo sguardo aperto
e non sentissi
le corde
della musica
infilarsi svelte,
come capanne disegnate apposta,
dentro la mie gambe chiuse
per pudore antico?
a quali baci
frutterei speranze
future
se non sopportassi
il tuo velo d'indifferenza
posarsi lesto
nel mio grembo sfiorito?
si domandi
alla foglia
qual residuo destino,
al frangersi inavvertito
del vento
sulla baia perduta
nella bruma d'autunno,
le resterebbe cucito
addosso.
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