Quale che fu l’attesa divenne una gioia. | [catpath] | Anonimo | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Quale che fu l’attesa divenne una gioia.

Nelle pieghe dell’ora tace la civetta della noia:
negli occhi ha solo il bosco dell’abbandono.
 
Attende il rintocco dei passi
quel tic tac che sono la campana dell’arrivo.
 
 
Comunque appoggiati,
questi minuti parrebbero eterni:
un confine circuìto
un limite allo sbando esalato,
più che un gesto isterico alla civetta;
 
non alleggerisce il peso sul ramo.
 
Se mi fosse dolce l’assenza
sarei vuoto.

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